domenica 24 novembre 2013

Giornate frenetiche

Il titolo spiega la mia scarsa attività nell'aggiornare il blog, sto vivendo delle giornate piene, cercando di godere al massimo di questi ultimi giorni che mi restano, e la sera torno a casadistrutta, spesso avendo qualcosa da fare.
However, ecco un aggiornamento degli ultimi giorni.


Domenica 17:
ho incontrato la mia counsellor per parlare del tanto NON atteso rientro in Italia.

Mi ha detto che sarà difficile, che mi sentirò sola e fuori posto, e tutta una serie di cose che già sapevo ma che, ovviamente, mi hanno fatto sentire ancora più triste. Perché deve finire?


Lunedì 18:

sono andata con Ece e Tuana a giocare a Guitar Hero (sì, qui ci sono dei locali appositi dove poter giocare a playstation), ma prima, ovviamente, non poteva mancare la tappa da Burger King! Lì, mentre mangiavamo, mi hanno chiesto di insegnare loro alcune parolacce in napoletano, ed è allora che Tuana ha trasformato il mio "it means also" (non ricordo di quale parola parlavo in particolare) in "misoso", convinta che fosse una parola italiana e io che, allibita, la guardavo senza capire, convinta di aver dimenticato l'Italiano! Per fortuna poi Ece ha capito, e allora abbiamo iniziato a ridere tutte e tre, ed è stato bellissimo: erano mesi che non ridevo così sinceramente!
Poi, dopo aver giocato a Guitar Hero, Tuana è andata a lezione ed Ece doveva incontrarsi con un'amica, quindi io ho passeggiato un po' per il centro e poi sono tornata a casa.


Martedì 19:

 ho incontrato Franzi per i soliti quattro thé e una zuppa al nostro bar preferito: un posto un po' reggae e alternativo con il proprietario che è davvero componente! Abbiamo imparato a giocare a Tavla (Backgammon) e ci siamo davvero rilassate e divertite. Mi mancherà tantissimo la mia piccola amica tedesca, la mia soulmate, abbiamo davvero tanto in comune! 


Mercoledì 20:

meeting con gli altri AFSers! :D
Siamo andati in un locale molto carino dove abbiamo giocato a biliardo, è stato divertentissimo, abbiamo riso da morire, soprattutto per la mia incapacità e per le mosse assurde di Franzi (che non sapeva giocare ma faceva delle cose divertentissime)


Giovedì 21:

altra giornata comica!
Il giovedì abbiamo due lezioni consecutive di lingua, e io ed Ece qui studiamo francese, per cui siamo insieme. La professoressa è un tipo assurdo, simpatica ma di francese non sa una mazza! Comunque io ed Ece abbiamo passato due ore a giocare a stardoll, a dire stupidaggini quali "misoso" e "Peagles" (Ece era convinta che fosse il vero nome degli Eagles), a fare foto idiote e a ridere per la pronuncia della prof (anche lei mi ha detto che sono brava con le imitazioni!)
Dopo scuola siamo andate anche insieme alle altre a Ulus, un quartiere brutto ma dove si trovano due musei che abbiamo visitato, poi, ovviamente, tappa da Burger King dove abbiamo (s)parlato di alcuni nostri compagni di classe, divertendoci un sacco!


Venerdì 22:

Dopo scuola sono andata a fare un po' di acquisti per i miei amici italiani e poi sono tornata a casa perché la sera sarei dovuta andare a cena con la mia prof d'inglese e la sua famiglia. Ma ad attendermi a casa c'era una cattiva notizia: AFS ha organizzato un campo ad Istanbul e invece ti partire da Ankara sabato partiremo giovedì all'alba. So che tre giorni non sono tanti, ma in questi casi fanno la differenza eccome!
Superato il primo momento di panico e lacrime ho mandato un messaggio alla mia volontaria, che mi ha richiamata spiegandomi tutto e cercando di farmi vedere le cose nella maniera più semplice possibile. La mia famiglia ha anche chiamato Intercultura per provare a farmi rimanere fino a sabato, ma non c'è stato niente da fare.
La cena con la prof e la famiglia è stata davvero carina: sia il marito che la figlia conoscono l'inglese, ed è stato davvero bello che, per non farmi sentire a disagio, abbiamo parlato inglese anche fra di loro anziché turco, l'ho apprezzato molto!
Dopo la cena io e la prof siamo andate a fare un giro a Bahçelievler e lei dopo mi ha riaccompagnato a casa, non prima di avermi dato un regalino delizioso: un portachiavi e un braccialetto fatto da lei, è stata davvero dolcissima!

Sabato 23:
Ho passato tutta la giornata con Sayra.
La mattina siamo andate alle sue lezioni, dove siamo rimaste fino alle 7 più o meno (è stato un po' noioso perché non avevo molto da fare, ma è stato comunque carino salutare i suoi amici), poi siamo andate ad una festa di alcuni suoi amici, e lì mi sono davvero divertita!
C'era un suo amico, Fatih, che non conosceva l'inglese, ma nonostante tutto abbiamo parlato un sacco in turco (cioè, io in pseudo-turco) di un sacco di cose! Poi c'erano alcuni ragazzi che conoscevano l'inglese, in particolare uno che studia teatro e che conosceva tantissimi giochi di magia, mi sono davvero davvero divertita, anche se sono tornata a casa distrutta: ho parlato turco per tutto il giorno!


Vi lascio con un po' di foto, presto cercherò di aggiornate e postare qualcosina, a presto! :)

Me e la famiglia della mia insegnate!



La festa a sorpresa per Nathalie, organizzata dalla sua famiglia!


Insieme a Nathalie, Franzi e Grace nel nostro bar preferito, Araftafaray!




Insieme a Franzi e Diego ad Ankamall


                         
Insieme a Melanie, Diego e Franzi a giocare a biliardo!


Ahahahah un mio (disperato) tentativo di giocare a biliardo :')


martedì 19 novembre 2013

Propositi per il post-rientro

Il tempo vola, come sempre troppo velocemente, e il mio non tanto desiderato rientro si riavvicina.
Di solito non faccio propositi, almeno non a Capodanno, quando si stila una lista kilometrica di tutto ciò che si vorrebbe fare o diventare, e poi puntualmente non si riesce a realizzare neanche la metà di ciò che ci si propone, ma in quest'occasione ho deciso di segnare alcune cose che vorrei fare una volta tornata.
(Non so se ho scritto in maniera corretta ma, davvero, ultimamente noto di avere qualche difficoltà con l'Italiano).

Propositi per il post-rientro:

1- Andare bene a scuola. Non che prima di partire andassi male, ma voglio recuperare presto e bene e rimettermi subito in carreggiata; 

2- Continuare recitazione, ne ho assolutamente bisogno;

3- Studiare turco. Sto facendo tanto per impararlo e non voglio perderlo, e poi probabilmente tornerò qui quest'estate e la mia famiglia non parla inglese, quindi ne ho bisogno. Li sorprenderò!

4- Fare uno sport (non appena mi organizzo e mi riambiento);

5- "improving my English" tramite film, libri, musica...

6- Iscriversi a scuola guida, anche questo verso gennaio;

7- Creare un album che ricordi quest'esperienza;

8- Diventare volontaria AFS;

9-Imparare a leggere l'Arabo.

Se dovesse aggiungersi qualche altra cosa la scriverò! :)

Oppressione.

Non aggiorno il blog da parecchio, non tanto per mancanza di tempo, ma probabilmente perché scrivere qui mi fa pensare a quanto poco manchi ormai.
La mia esperienza è agli sgoccioli e non ho davvero voglia di tornare: non perché qui non sia difficile o perché non abbia problemi, ribadisco che questa non è una vacanza, ma perché ho costruito un mio equilibrio che calza a pennello, e l'idea di dover tornare in Italia certo non mi alletta.
Non è tanto la nostalgia a spaventarmi, qui ho costruito legami solidi che spero vivamente perdurino nel tempo, quanto la sensazione di spaesamento che proverò una volta tornata, nel capire che sì, la vita è la stessa, così come le persone e le abitudini, ma ad essere cambiata sono io, e riuscirò ad adattarmi a tutto questo?
"Poi, tutto torna come prima, ma non è più la stessa cosa"  mai vi fu frase migliore per descrivere come mi sento ormai da diciannove giorni a questa parte.

Sento di essere cambiata tanto e nel profondo, non saprei dire in cosa ma è come se mi stessi riscoprendo, come se stessi conoscendo una nuova me, e questo mi spaventa perché non posso prevedere come reagirò a quello che fra due settimane succederà.
Catapultata in una realtà ben nota ma al contempo estranea, insieme a persone che conosco da anni ma che forse ai miei occhi appariranno come sconosciuti, con una forte nostalgia di quello che ho qui.
Quello che sono diventata, la persona che sono ora, dovrà adattarsi in poco tempo alla vecchia vita, tutto questo mi lascia solo un senso di tristezza ed oppressione continuo.
E' un viaggio verso l'ignoto, più che un ritorno a casa. Un ignoto ben noto però (scusate il gioco di parole), una quotidianità sconosciuta con cui fare i conti.

"Poi, tutto torna come, ma non è più la stessa cosa"

giovedì 7 novembre 2013

English test

Oggi ho fatto il test d'inglese, voto: 89/100 :)
Sono contenta anche perché era uno di quegli odiosi test con tutte quelle odiose eccezioni grammaticali, di cui non sempre tieni conto nel parlato. L'insegnante è stata altrettanto contenta, ma visto che AFS Italia vuole i miei voti e che nelle altre prove questi si aggireranno intorno allo zero, mi ha detto che vuole mettermi 100 e che quindi devo preparare un progetto in inglese su un argomento a mia scelta. Non so davvero che fare: ho già due progetti da fare in turco su Dante e su Napoli, e oggi sono a corto di idee.
Dopo scuola sono andata un po' in centro da sola, avevo voglia di camminare e volevo comprare qualcosina: ho comprato due regali e un libro in inglese per me, "To the lighthouse" di Virgina Woolf. Vorrei iniziare a leggere qualcosa in inglese ma non mi andava di comprare libri stupidi, per cui ho scelto un libro di una scrittrice alla quale sono sempre stata interessata, spero proprio di riuscire a leggerlo!
Tornata a casa ho finalmente avuto qualche notizia sulla mia cara valigia -che spero arrivi prima che io debba tornare!- e poi a cena una bella chiacchierata con la mia famiglia sulla religione: vorrei approfondire la questione, la religione musulmana mi interessa davvero tanto!
Domani ho il compito di geometria, non nutro alcuna speranza ma cosa posso farci, è una materia che non mi appartiene e studiare cose difficili senza spiegazione alcuna è piuttosto complicato, recupererò una volta tonata!
Türkiye'den öpüçükler! :)

mercoledì 6 novembre 2013

Pomeriggi così...

Breve post serale, aspettando Francesco su skype e cercando in tutti i modi possibili di non studiare inglese.

Oggi, dopo una lunga giornata di scuola passata tra tentativi -falliti- di capire geometria, compiti per la scuola italiana, lettura de "La peste" di Camus e tante, tante chiacchiere con le mie super amiche, sono andata insieme agli altri exchange students all'ufficio Intercultura per prelevare i soldi mensili.
Poiché avevamo un po' di tempo dopo, siamo andati a Tunalı, un bel quartiere molto vicino a Kızılay, dove ho bevuto un frappè (indovinate un po'? Panna e fragole ovviamente!) in un bar che si trova proprio sotto D&R (un negozio a dir poco stupendo che vende libri/cd e simili) perché Melanie voleva cercare un buon violino da comprare. Ovviamente mi sono persa nel contemplare tutti quei gadgets adorabili, tra un po' inizieranno le spese pre-partenza, giusto per tirarmi un po' su di morale!
Poi siamo andati nello stesso bar di sabato (festa di Halloween e successivo meeting con volontari e studenti provenienti anche da alcune città vicine) a giocare a biliardino: ho perso contro Franzi e vinto contro Grace, ovviamente sono alquanto scarsa!
Io e Franzi abbiamo poi condiviso una birra e parlato un po' anche con Diego delle Cattolicesimo e del Protestantesimo, çok güzel, mi piace sapere cosa pensano gli altri riguardo questi argomenti!
Verso le 18.30 abbiamo preso un super-iper-arci affollato bus che ci ha portati in Kızılay e da lì sono tornata a casa a piedi, così mi sento meno in colpa quando mangio come un maialino!
Una volta a casa ho finito di tradurre la versione di latino e poi DOVREI studiare inglese, perché domani ho uno stupido e pallosissimo test di grammatica a cui però devo andare bene perché sarà l'unico voto superiore all'UNO che prenderò, YAY!
Quindi sono costretta a chiudere il pc e aprire i libri e speriamo bene!


lunedì 4 novembre 2013

Bilmiyorum.

Bilmiyorum, non lo so.
Può essere "nono lo so" annoverato fra gli stati d'animo? Di nuovo non so, ma di certo questo è il sintagma che meglio descrive il mio essere in questi giorni.
Sono felice?
Sono triste?
Sono confusa?
Non lo so.
Però sento di essere tante cose, ho una miriade di emozioni che mi si agitano dentro e non riesco a fare ordine.

Oggi sono 59 giorni e il tempo sta decisamente volando.
Insomma, un mese e sarò di nuovo in Italia, nella mia altra casa.
Da una parte sono contenta di vedere quelle persone che tanto mi mancano, ma dall'altra non riesco nemmeno a pensare a come sarà vivere in una casa grande, senza la musica turca a tutte le ore, senza le chiacchierate in uno pseudo-turco con la mia famiglia, senza le coccole di mamma e la dolcezza delle mie sorelle, senza i miei compagni di classe, senza i discorsi metà in inglese e metà in turco durante le pause delle lezioni, senza le passeggiate per la città solo per scoprire e assaporare ogni sfumatura di questo paese, senza la mia Turchia.
E questo pensiero un po' mi blocca, impedendomi di vivere al meglio questo mio ultimo mese e di godere appieno di ogni istante.