venerdì 4 ottobre 2013

La mia Turchia



La mia Turchia.

Stamattina mi sono svegliata e faceva freddo, un freddo pungente che penetrava nelle ossa, fuori tirava un vento gelido e il cielo era nero e gonfio di pioggia, era la tipica giornata da "cioccolata calda e coperte".

Eppure mi sono alzata dal letto, mi sono vestita, ho fatto colazione e sono andata scuola, e ho sentito caldo.

Ho sentito caldo dentro perché la mia Turchia è calda.
Ho sentito caldo perché la mia Turchia è la mia casa.
Ho sentito caldo perché sono circondata dall'affetto di tutte le persone che qui mi conoscono da meno da un mese, come se decine di braccia mi stringessero perché "Bugün Ankara çok soğuk"
Ho sentito caldo perché ho riso tanto, ho riso davvero e la mia risata mi ha riscaldata tutta.
Ho sentito caldo perché mia mamma mi ha abbracciato e mi ha detto "basta studiare, è l'ora di fare skype con Francesco"

La mia Turchia è il paese del the a casa, seduti a terra sul tappeto intorno al tavolo, è il paese dei pomeriggi passati a ridere e scherzare con la propria famiglia, riuscendo a comunicare nonostante il problema della lingua, è il paese delle coccole e della dolcezza, delle risate e dell'allegria.
Non importa quanto freddò può fare, la mia Turchia è sempre calda dentro, sempre.

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